Si è recentemente insediato il nuovo Consiglio direttivo del Sea Italia, Servizio emergenza anziani, fondato da Maria Paola Tripoli, che ad oggi comprende 21 Sea locali in quattro province della Regione Piemonte (Torino, Asti, Alessandria e Cuneo) e uno in provincia di Milano. A Torino operano, in particolare, il «Sea Monviso», con sede in via Balla 25, il «Sea Torino Ovest», in via Monte Ortigara 95, il «Sea Torino Nord», con due sedi in via Pertengo 10 e in corso Cadore 20, e il «Sea delle Alpi» in via Stradella 203. C’è anche il Sea di via San Secondo 92, non affiliato alla rete nazionale. In provincia di Torino sono attive sedi del Sea a Balangero, Borgaro, Cambiano, Moncalieri, Rivoli, San Mauro, Reano e in Valsusa.

Abbiamo chiesto alla neo presidente Maria Mainini e al consigliere addetto alla comunicazione Gianfelice Demarie di ragionare sulle sfide del Sea in rapporto alla crescente emergenza sulla condizione delle persone anziane sempre più sole e sempre più povere alla luce dei duri anni della pandemia, non ancora finita, ed ora della crisi energetica con l’aumento alle stelle dei costi per le utenze. «Gli anziani», sottolinea la presidente Mainini, «non riescono a far fronte al disbrigo delle ordinarie commissioni, in particolare perché ormai è essenziale rapportarsi con le nuove tecnologie digitali, come banalmente attivare lo spid. Non c’è più, come un tempo, una rete familiare che possa farsi carico delle persone avanti con gli anni. Ed ecco che il Sea intende essere una risposta a queste esigenze, in rete con i servizi sociali, i medici di base, le parrocchie, il variegato mondo delle associazioni e del Terzo settore».

Tutto parte dalla telefonia sociale con cui i volontari puntano ad instaurare una relazione con persone che vivono in solitudine, segnalate dai servizi sociali, da parrocchie o associazioni. Da lì segue la visita al domicilio per una maggiore conoscenza in cui vengono stilate le priorità di necessità. In primo luogo si attivano i servizi di accompagnamento, grazie ad automobili dell’associazione, per visite ambulatoriali e ospedaliere. I volontari provvedono poi all’adempimento di pratiche amministrative, ma si attivano anche per la spesa, l’acquisto e la consegna di medicinali, per tutte le piccole necessità quotidiane a cui gli anziani in difficoltà non possono spesso provvedere da soli. La telefonia sociale avviene almeno a cadenza settimanale a seconda delle problematiche e dei casi segnalati.

«Ogni anziano», evidenziano la presidente Mainini e il consigliere Demarie, «ha il diritto di sentirsi una persona ‘normale’ che riesce a condurre la sua vita in autonomia. In sintesi intendiamo dare vita agli anni ribadendo il concetto che la vecchiaia non è una malattia, ma un centro di risorse per tutte la società».

C’è certamente bisogno di nuovi volontari per far fronte alle diverse esigenze, in particolare agli accompagnamenti. «Attualmente», sottolinea la presidente, «nelle sedi del Sea i volontari superano i mille, ma occorrono nuove forze per cui rivolgiamo un accorato appello. In particolare possiamo constatare come fra volontari e anziani si crei un prezioso scambio interpersonale che arricchisce entrambi». A Borgaro, per esempio, i cittadini chiamano i volontari del Sea «gli angeli azzurri» per il colore delle divise che indossano: sono riconosciuti dalla comunità ecclesiale e civile come sostegno fondamentale ai più fragili.

Il Sea, in particolare, sta lavorando per essere più integrato nei servizi per la famiglia, per esempio creando sinergie con il Forum delle associazioni familiari del Piemonte: «il network della famiglia», sottolinea Demarie, «deve arrivare anche all’anziano».

Per informazioni e per dare la disponibilità come volontari è possibile contattare la presidente Maria Mainini: mail nina.mainini@gmail.com, cell. 339.7793855.

Stefano DI LULLO su «La Voce E il Tempo» del 16 ottobre 2022